L’unico palestinese buono è un palestinese morto

di Andrea Inglese
L’inverno dell’anno 2024-2025 sarà ricordato da alcuni di noi, come l’inverno in cui abbiamo percepito la storia presente come un incubo da cui è impossibile risvegliarsi. Ci siamo cioè ritrovati in una condizione che conoscemmo alcuni anni fa, e precisamente durante la pandemia mondiale di Covid: una condizione d’inadeguatezza radicale nei confronti di ciò che accadeva nel mondo circostante.

Il “Faldone”: un estratto

di Vincenzo Ostuni
"Faldone", uscito per il Saggiatore, raccoglie il lavoro di scrittura in versi dal 1992 al 2024, in un'edizione che si vuole "intera", ma come l'autore stesso sottolinea "non completa", perché il progetto stesso è costitutivamente interminabile.

Cûr

di Giulia Zoratti
Non era un segreto che mia madre non mi avesse voluta. Anche quando era incinta non provava a immaginare che aspetto avrei potuto avere. Forse è stato per quello che si era trovata impreparata quando aveva scoperto che ero identica a lei

     

AL VOLO

L’esodo da Gaza – non cercavamo la vita quando lasciammo Gaza

Di Yousef Elqedra

Moheeb,

non ti chiedo di rispondere.
Va’, fuma il tuo narghilè e maledici il mondo.
A me basta che tu sappia che ci sono, che esisto nonostante tutto,

porto Gaza nel cuore come una ferita bella,
e Marsiglia sulle spalle come una croce leggera.

A volte ritornano: ancora Sallusti su Giancarlo Puecher

di Orsola Puecher
Circa 15 anni fa Sallusti intervistato da Telese su Il fatto quotidiano riuscì ad assommare una serie notevole di falsità storiche che mi toccò smentire. Rieccolo ieri sul Corriere della Sera, intervistato da Aldo Cazzullo, incredibilmente, che ripropone le stesse falsità.

Giudici (Letteratura e diritto #3)

di Pasquale Vitagliano
Con uno scritto del 1981, "I burocrati del Male", Leonardo Sciascia, commentando la manzoniana Storia della colonna infame, mette in guardia dal pericolo anti-illuminista e totalitario di utilizzare la funzione giudiziaria come strumento etico.

Pasqua

di Maria Noemi Grandi
Zio apre il recinto e chiama Pasqua a sé – Andiamo, bella. Andiamo – quella si avvicina placida, pensa le abbia portato da mangiare i soliti resti. Pure Pasquetta si accoda ma zio la spinge indietro e chiude il cancello. Insieme ci allontaniamo di qualche passo sul prato.

Fu Mina

di Laura Mancini
Un pomeriggio d’autunno del duemiladiciotto mio marito apparve sulla soglia a un orario insolito. Lo guardai storto dalla scrivania sperando entrasse e uscisse in rapidità senza pretese di interazione, non avevo ancora concluso il lavoro del giorno ed ero irritata dal suo aspetto squinternato e fuori asse.

Homo Faber

di Filippo Canoro
Se volete sapere di Marko, lui, era un amico che in quel periodo andavo a trovare quasi tutte le sere. Faceva il meccanico in un’autofficina sul limitare di Marghera dove si raggrumavano tutte le migliori puzze della zona industriale.

Sul ponte Secco. Una strada per la Georgia

di Elisa Baglioni
«Ora tutti se ne vanno perché dicono di non trovare lavoro, ma bisogna sapersi accontentare, il lavoro c’è. E poi lasciare la propria casa, i propri affetti e i propri luoghi, non l’ho mai desiderato. I miei figli non se ne sono andati, sono tutti a Tbilisi.»

“Che comodità!” La fatica di essere umani nell’era del comfort

di Giacomo Agnoletti
... allora Günther Anders aveva ragione, terribilmente ragione. Il “dislivello prometeico”, l’incapacità umana di essere all’altezza del “Prometeo che è in noi” (in quanto creatori di macchine) sta crescendo a livello esponenziale, e con esso crescono la vergogna...

La Discesa

di Silvano Panella
Ero nella mia camera d'albergo. Bussarono alla porta. Aprii. Nel corridoio non c'era nessuno, a terra una busta da lettera, nella busta un cartoncino scritto a penna. Il direttore mi invitava a visitare le segrete dell'edificio. Andai in recezione

Lo sguardo di Vic. Il mondo prima e dopo il walkman

di Mariasole Ariot
Un libro che si pone allora in forma di domanda, che apre alla criticizzazione non solo dell'adesso, ma anche di un allora in cui tutto il presente stava già al suo stato larvale.

Marciando, marcendo

di Angelo Di Fonzo
Da quando il villaggio era stato inghiottito dalla nebbia, Viviana rimaneva ore a guardare il signore che vendeva il vin brulé nella strada dell'albergo. C’era qualcosa in quell'uomo che la ammaliava

La corriera

di Graziella Belli
Era il primo giorno di vacanza, Giusto era uscito di casa di buon'ora e portava nella destra una valigia e nell'altra una grossa gabbia. Teneva la gabbia un po' per la maniglia e un po' come un pacco sottobraccio.

Il violinista Igor Brodskij

di Romano A. Fiocchi
il 15 marzo, per i tipi della nuova, piccola e agguerrita Qed, è uscito "Il violinista Igor Brodskij", il nuovo libro di Romano Augusto Fiocchi, nostro amico e collaboratore. Ve ne anticipiamo l'incipit, sperando di incuriosirvi.

Radio Days: Mirco Salvadori

di Mirco Salvadori
Le parole dicono molte cose se le sai usare. Sono le parole usate da Mariana Branca che risplendono nel fulgore psicoattivo di ‘SUUNS’, il suo nuovo viaggio letterario che si è aggiudicato il posto d’onore come miglior racconto lungo, nella Dodicesima Edizione del Premio Letterario ZENO,

Lettere dall’assenza #7

di Mariasole Ariot
La soglia è un'incisione provvisoria, ci fende e non rinnova l'aperto all'universo: dichiarare che l'esistenza ha un nuovo nome, la stanza: sanguisuga di assoluti.

Les nouveaux réalistes: Marco Peluso

di Marco Peluso
In facoltà imposi agli studenti di prendere posto secondo le mie disposizioni, una scelta a cui nessuno osò opporsi, intimoriti dal mio sguardo ferino segnato dalle occhiaie, le labbra tremule e l’aria sfatta.

Fantasma: vedere ciò che appare

di Danilo Maglio
La creazione dell’apparizione coincide, quindi, con lo svelamento dell’invisibile nel visibile, dello spettro nel fantasma. Le modalità attraverso cui, in teatro, accade questo svelamento sono diverse.

Publish or Perish

di Alberto Comparini
L’autistico il comunista il giullare di corte il nipote dell’ordinario l’allievo scarso del barone il figlio dell’operaio rimasto bloccato al secondo piano dell’ascensore sociale: c’è posto per tutti, all’università

la macchina del tempo

Massacrarsi di cultura

(Gabriele Marino è un cercatore di tartufi. Qui di seguito, con precisione maniacale, ci racconta come ha conosciuto l'opera di Tommaso Labranca e quali suoi“tartufi” sepolti ha disseppellito dalla rete. Ma, su tutto, ci da la possibilità di scaricare gratutitamente 14 testi introvabili di Tommaso. Io, di mio, rido...

la newsletter di nazione indiana

DALL'ARCHIVIO

Il demone meridiano

di Fabrizio Bajec
1. una controfigura dicevano che amavi il rischio mettendoti al servizio dei più nobili sapevi parlare in pubblico e posare al sole imitando certe donne dagli occhiali scuri stese sul bordo di un terrazzo in attesa di una foto

Necrologio (nuovi autismi # 34)

di Giacomo Sartori
È sempre un compito penoso ricordare chi se ne è appena andato. Diciamo la verità, quando muore qualcuno ci si dice che sarebbe potuto benissimo capitare a noi, o insomma che i prossimi della lista forse siamo noi, senza che lo subodoriamo.

Lettere alla Reinserzione Culturale del Disoccupato 11

di Andrea Inglese Cara Reinserzione Culturale del Disoccupato un giorno, dopo averti scritto, mi è capitato di vedere una croce. Erano...

Pièces & Regards

I Piéces di Francis Ponge tradotti da Giovanni Cianchini in conversazione con i Regards di Cianchini stesso, per "sollecitare un altro tipo di attenzione". Dunque, "rifocillatevi delle fragole che ho scoperto per voi".

RADIOBAHIA: racconti per canzoni [003]

di Marco Ciriello RADIOBAHIA: suona ⇨ “The sound of crying” dei Prefab Sprout 3. Quando la nave prese in pieno il banco...

Note per una critica futura

di Biagio Cepollaro La critica come "esperienza di lettura". 1. Cosa vuol dire, leggendo della poesia, fare poi della critica? Cosa vuol...

Sibille asemantiche

di Marco Giovenale                   Nota biobibliografica: Marco Giovenale è nato nel 1969 a Roma, dove vive e lavora – in una libreria...

Il buio dentro gli occhi

di Marco Rovelli Lo incontri in biblioteca, Said. Mi volete clandestino, ma non mi tagliate fuori dal mondo. Legge...

Alessandro Canzian: “la storia accade ma non se ne ha memoria”

  Estratti inediti da MINIMALIA Lucio Fontana, Concetto spaziale   ma ora sei qui, rosso come un cocchiere da birrificio, e imprechi col geniale zuccherino...

Provincere o morire: Marino Magliani

Peccato non essere lì per dirvi la mia su cosa significa scrivere da una valle senza vie d'uscite se...

Ferdinando Tartaglia

Fenomenologia di un'eresia anarchica di Roberto Saviano Ferdinando Tartaglia l’eretico, l’agitatore, il chierico studioso, l’eremita sessuofobo, il ripudiato,...

Nembo (Kid) e la cartoonizzazione della Storia

di Marco Rovelli L'antrofonico La Russa ha rammemorato "quelli della Nembo" come esempio di soldati repubblichini che meritano il rispetto...

I boschi ombrosi e l’arte dell’oblio

    di Marco Palasciano Prologo. Presso «de l’ombre il vasto impero» (Orfeo, atto III) __Un’Europa si aggira tra i fantasmi. Rifugiatasi nella loro...

circolare circolare

di Antonio Iannone gocitati dalla folla. chi avrà faticato abbastanza (perché c’è lavoro e lavoro) sopravvivrà nella tradizione: i pigri...

ONE BUT UNEQUAL

Alcune considerazioni a partire da La letteratura nell’età globale di Giuliana Benvenuti e Remo Ceserani. di Lucia Quaquarelli In apertura...

Verso il capitalismo linguistico. Quando le parole valgono oro

Di Frédéric Kaplan* Il successo di Google si regge su due algoritmi: il primo, che permette di trovare delle pagine...

Le scimmie… (24)

di Dario Voltolini vedo chiaramente i luoghi e i comportamenti vedo i muri di mattoni anneriti dai fumi grassi vedo i caffè...

Un bestiario di lacrime e persone. Per Marco Simonelli

di Francesca Matteoni Dell’aragosta Si dice che al contatto con la morte/ emetta un grido, strilli,/ un pianto disperato, stile...

PAZZA IKEA

di Bijoy M. Trentin È noto ormai a tutti che in Italia discutere di diritti civili significa dibattere di temi cosiddetti...

IO SONO QUI – Evento pubblico conclusivo

Si conclude il 22 luglio l'esperienza di "IO SONO QUI. Geo-grafie del sé e dell'ambiente intorno a sé" progetto...

Pubblico e privato ai tempi del caimano

di Francesca Serafini  Ieri, un’amica mi ha detto che sono “un po’ stronza”. Nel pomeriggio, il presidente del consiglio mi...

Cara Inerzia 2

Bertrand Russell, Elogio dell'ozio Come molti uomini della mia generazione, fui allevato secondo i precetti del proverbio che dice «...

Le voci dell’Olocausto. L’opera estrema di Charles Reznikoff

A Roma, presso la Casa delle Traduzioni (via degli Avignonesi 32) giovedì 18 settembre, ore 17:15 – 18:30 Le voci...

Il pollice debole

di Alessandra Lisini Ho sempre ritenuto possibile che nel pollice di ogni persona in un certo qual modo risiedesse l’anima...

LE CATEGORIE

La responsabilità dell’autore: Luigi Bernardi

1. Come giudichi in generale, come speditivo apprezzamento di massima, lo stato della nostra letteratura contemporanea (narrativa e/o poesia)? Concordi con quei critici,...

La responsabilità dell’autore: Tommaso Pincio

Come giudichi in generale, come speditivo apprezzamento di massima, lo stato della nostra letteratura contemporanea (narrativa e/o poesia)? Concordi con quei critici, che denunciano...

La responsabilità dell’autore: Biagio Cepollaro

1)      Come giudichi in generale, come speditivo apprezzamento di massima, lo stato della nostra letteratura contemporanea (narrativa e/o poesia)? Concordi con quei critici, che...

La responsabilità dell’autore: Gherardo Bortolotti

Come giudichi in generale, come speditivo apprezzamento di massima, lo stato della nostra letteratura contemporanea (narrativa e/o poesia)? Concordi con quei critici, che denunciano...

Pubblicare per Berlusconi?

di Helena Janeczek Pubblicare per Mondadori, Einaudi o altre case editrici appartenenti al gruppo di cui Berlusconi detiene la maggioranza delle azioni, è sbagliato se...

La responsabilità dell’autore: Claudio Piersanti

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